

- Vorresti dare un futuro alla tua azienda e VIVERE FINALMENTE PIU SERENO?
- Vuoi liberarti e sistemare i debiti con l’erario, con l’Inps o con i dipendenti della tua Azienda?
- Vuoi liberarti o sistemare i debiti con le banche?
- Vuoi liberarti e sistemare i debiti con i tuoi fornitori?
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- Vuoi salvaguardare il tuo patrimonio personale e vivere una vita più tranquilla?

Siamo il Network di consulenza Italiano più grande ed autorevole che c’è!
Risolvere le crisi è il nostro lavoro da 30 anni.
Puoi affidarti al nostro servizio
RISTRUTTURAZIONE
DEBITI E SOLUZIONE CRISI
AZIENDALI
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• In quale stadio di crisi si trova la mia azienda?
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Solo 4 aziende su 100 dal NONNO arrivano ai NIPOTI Ed il problema non sono i bilanci. Le aziende muoiono per mancanza di FORMAZIONE, INNOVAZIONE E CLIMA AZIENDALE. Molti Imprenditori pensano che il FUTURO sia uguale al passato MA IL FUTURO È SEMPRE DIVERSO DAL PASSATO e va gestito in maniera diversa.
Se anche la tua azienda è in difficoltà e tu stai vivendo male la tua vita privata a causa dei problemi aziendali e non ce la fai a gestire i tuoi debiti rivolgiti a noi! Hai trovato la struttura che fa per te!

Per quanto grave possa sembrarti la situazione in cui ti trovi SAPPI CHE UNA SOLUZIONE C’È SEMPRE.
Noi ti aiuteremo a trovare la soluzione ai tuoi problemi
Come vedi da questo grafico tutte le aziende hanno un ciclo di vita FISILOGICO
Il servizio di ristrutturazione debiti e soluzione crisi aziendali è suddiviso in 5 fasi:

• Poi per ragioni sempre esterne come ad es. Liti famigliari, passaggi generazionali a favore di soggetti non dotati di capacità manageriali, una crisi di settore etc. l’azienda inizia a concentrarsi sul quotidiano e non dedica più tempo al futuro e quindi non innova e non forma più e non cura più il clima aziendale.
• Da qui in poi le cose peggiorano sempre, prima iniziano a verificarsi le prime perdite operative (i Ricavi non superano più i costi caratteristici).
• Le perdite operative drenano liquidità e l’azienda inizia ad indebitarsi, l’aumento dell’indebitamento provoca un aumento degli oneri finanziari che portano l’azienda in perdita di esercizio, a questo punto tutti sanno della crisi che diventa palese;
• Il susseguirsi delle perdite provoca il dissesto che poi conduce al fallimento.

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L’obiettivo del nostro piano di ristrutturazione è quello di ristabilire l’equilibrio finanziario, ovvero la correlazione qualitativa e quantitativa tra fonti di finanziamento e impieghi; in modo da poter ristabilire le basi per poter rilanciare l’azienda sul mercato (come una casa che poggia le sue fondamenta sulla roccia anziché sulla sabbia).
1° LIVELLO DI CRISI: risolvibile con interventi stragiudiziali senza bisogno di nuova liquidità
Temporanea situazione di obiettiva difficoltà che ricorre quando l’azienda si trovi nell’impossibilità di pagare nelle scadenze prefissate.
Una crisi finanziaria di primo livello è sicuramente la meno grave e la più facile da gestire in quanto non si ha la necessità di ricorrere a nuove finanze o finanze esterne. In questo caso il risanamento avviene tramite:
- Predisposizione di un piano di rateizzazione dei debiti verso fornitori senza che ciò comporti l’interruzione del rapporto con il fornitore;
- Analisi della situazione debitoria bancaria che prevede le seguenti sotto fasi:
• Individuazione di possibili somme da richiedere a rimborso dell’Istituto (interessi ultralegali, Commissioni massimo scoperto ed anatocismo). Tali situazioni sono frequentissime soprattutto quando i rapporti bancari sono sorti prima del 2000;
Cass. Civ. Sez. I, dell’1/2/02, n° 1287, Cass. Civ. Sez. I, del 28/3/02, n° 4490, Cass. Civ. Sez. I, del 21/06/02, n° 9080, Cass. Civ. Sez. I del 1/10/02, n° 14091, Cass. Civ. Sez. I del 23/9/02, n° 13823
• Instaurazione di una trattativa con lo scopo di ristrutturare il debito a breve termine, spostando a lungo, in modo da migliorare l’equilibrio finanziario dell’azienda. In tale fase, se fossero individuati dei crediti verso la banca per interessi non dovuti e precedentemente pagati, verrebbe chiesta anche la loro compensazione


- Dilazione dei debiti fiscali e previdenziali anche attraverso l’utilizzo del piano di cui all’art. 182 Ter (concordato Fiscale);
- Predisposizione di un piano industriale completo di piano Marketing e Budget previsionale dello stato patrimoniale e del conto economico. Verrà anche implementato il Cruscotto di Controllo.
Questi hanno la finalità di ristrutturare i processi aziendali in modo da restituire una redditività e soprattutto una capacità di generare flussi di cassa capaci di sostenere il NUOVO PIANO di RATEIZZAZIONE DEBITI e soprattutto di poter pagare AGEVOLMENTE gli impegni della nuova gestione corrente.
2° LIVELLO DI CRISI: risanabile con interventi stragiudiziali con nuova liquidità e necessità di piani di risanamento attestati ex art. 67
In questo caso la soluzione della crisi necessita per forza di un ulteriore apporto di liquidità. Questa nuova finanza deve essere garantita da terzi finanziatori. Sono compresi anche i fornitori che si offriranno di continuare a rifornire l’azienda.
Il problema è che in questi casi i finanziatori non concedono credito, anche se assistito da garanzia, non tanto perché non si fidano dei piani di ristrutturazione ma perché hanno paura delle ipotetiche future azioni di revocatoria.
La nuova normativa, che ha l’intento di favorire la soluzione delle crisi, con l’obiettivo di non aggravare la crisi e permettere l’uscita da essa all’azienda, favorendo anzi, un contesto preparatorio a tale obiettivo diretto ad assicurare protezione o, quanto meno, meccanismi non sanzionatori ad una serie di atti, pagamenti o garanzie rilasciate in previsione di un risanamento aziendale caratterizzato da comprovate e ragionevoli previsioni asseverate da Professionisti.
L’art. 67, comma 3, lett d), testualmente dispone [non sono soggetti ad azione revocatoria]: “gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse sui beni del debitore purché posti in essere in esecuzione di un piano che appaia idoneo a consentire il risanamento dell’ esposizione debitoria dell’impresa e ad assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria e la cui ragionevolezza sia attestata da un professionista iscritto nei revisori contabili e che abbia i requisiti previsti dall’art. 28, lettera a) e b) ai sensi dell’art. 2501-bis, quarto comma, del codice civile”
Pertanto in questi casi si predisporrà, a cura di nostri professionisti abilitati il piano menzionato dall’art. sopracitato art. 67, in maniera tale da tranquillizzare tutti i terzi finanziatori che si impegneranno nel finanziamento .
Oltre che di nuova finanza probabilmente in questi casi sarà anche necessario richiedere uno stralcio parziale di alcuni creditori. In particolare la fase di ristrutturazione si svolgerà nel seguente modo:


- Predisposizione di un piano di rateizzazione dei debiti verso fornitori senza che ciò comporti l’interruzione del rapporto con il fornitore che dovrà continuare la fornitura necessaria allo svolgimento dell’attività futura. Ma il piano potrà prevedere anche lo stralcio, spesso con percentuali importanti, di alcuni debiti nei confronti di quei fornitori che magari non sono più strategici per il prosieguo dell’attività e di cui l’azienda potrebbe fare a meno in futuro;
- Analisi della situazione debitoria bancaria che prevede le seguenti sotto fasi:
• Individuazione di possibili somme da richiedere a rimborso dell’Istituto (interessi ultralegali, Commissioni massimo scoperto ed anatocismo).
Tali situazioni sono frequentissime soprattutto quando i rapporti bancari sono sorti prima del 2000;
Cass. Civ. Sez. I, dell’1/2/02, n° 1287, Cass. Civ. Sez. I, del 28/3/02, n° 4490, Cass. Civ. Sez. I, del 21/06/02, n° 9080, Cass. Civ. Sez. I del 1/10/02, n° 14091, Cass. Civ. Sez. I del 23/9/02, n° 13823
• Instaurazione di una trattativa con lo scopo di ristrutturare il debito a breve termine, spostando a lungo, in modo da migliorare l’equilibrio finanziario dell’azienda. In tale fase, se fossero individuati dei crediti verso la banca per interessi non dovuti e precedentemente pagati, verrebbe chiesta anche la loro compensazione e molto probabilmente anche uno stralcio parziale dei debiti verso le banche.
- Dilazione dei debiti fiscali e previdenziali Dilazione dei debiti fiscali e previdenziali anche attraverso l’utilizzo del piano di cui all’art. 182 Ter (concordato Fiscale);
- Predisposizione di un piano industriale completo di piano Marketing e Budget previsionale dello stato patrimoniale e del conto economico è prevista l’implementazione del cruscotto di Controllo in Azienda.
Questi hanno la finalità di ristrutturare i processi aziendali in modo da restituire una redditività e soprattutto una capacità di generare flussi di cassa capaci di sostenere il NUOVO PIANO di RATEIZZAZIONE DEBITI e soprattutto di poter pagare AGEVOLMENTE gli impegni della nuova gestione corrente;
- Asseverazione ex Art. 67 del Piano di Ristrutturazione da parte di un professionista abilitato in maniera tale da eliminare i rischi derivanti dalle possibili azioni revocatorie


3° LIVELLO DI CRISI: grave ma risolvibile con interventi giudiziali di accordi di ristrutturazione dei debiti tramite pagamento parziale dei debiti fiscali. Sostanzialmente si stralciano e si rateizzano i debiti anche quelli fiscali !!!
In questi casi la crisi ha raggiunto un livello di gravità molto alto che per il suo superamento si richiede l’intervento dell’autorità Giudiziale che è in grado di GARANTIRE PIENA LEGITTIMITA’ ALLA TRATTATIVA PRIVATISTICA INTERVENUTA IN PRECEDENZA. Infatti gli accordi privati fra azienda e creditori sulla sistemazione dei debiti con questa procedura sono soggetti al GIUDIZIO DI OMOLOGAZIONE da parte del TRIBUNALE che rende opponibile ai terzi l’accordo stipulato tra azienda e creditori.
Ma ATTENZIONE… non si tratta di una
PROCEDURA CONCORSUALE
L’art. 182 Bis L.F. infatti prevede che: “l’imprenditore in stato di crisi può domandare, depositando la documentazione di cui all’art. 161, l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato con i creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti unitamente all’attestazione redatta da un professionista in possesso dei requisiti di cui all’art.67….”
Con l’accordo di ristrutturazione dei debiti oltre ad avere la possibilità di ridurre la massa debitoria, anche senza il consenso di tutti i creditori, si può accedere, ED È L’UNICO CASO,alla Transazione Fiscale art.182 ter l.fall. consistente nel pagamento parziale dei debiti fiscali. Sostanzialmente si stralciano e si rateizzano i debiti fiscali !!!
Le fasi sono le seguenti:
Predisposizione di un piano di rateizzazione dei debiti verso fornitori senza che ciò comporti l’interruzione del rapporto con il fornitore che dovrà continuare la fornitura necessaria allo svolgimento dell’attività futura. Il piano potrà prevedere anche lo stralcio consistente di alcuni debiti nei confronti di quei fornitori che non sono ritenuti più strategici per l’azienda;
Analisi della situazione debitoria bancaria che prevede le seguenti sotto fasi:
• Individuazione di possibili somme da richiedere a rimborso dell’Istituto (interessi ultralegali, Commissioni massimo scoperto ed
anatocismo). Tali situazioni sono frequentissime soprattutto quando i rapporti bancari sono sorti prima del 2000;
Cass. Civ. Sez. I, dell’1/2/02, n° 1287, Cass. Civ. Sez. I, del 28/3/02, n° 4490, Cass. Civ. Sez. I, del 21/06/02, n° 9080, Cass. Civ. Sez. I del 1/10/02, n° 14091, Cass. Civ. Sez. I del 23/9/02, n° 13823
Dilazione e stralcio dei debiti fiscali e previdenziali godendo dell’istituto della transazione fiscale 182 Ter L.F.;
Predisposizione di un piano industriale completo di piano Marketing e Budget previsionale dello stato patrimoniale e del conto economico è prevista l’implementazione del cruscotto di Controllo in Azienda.
Questi hanno la finalità di ristrutturare i processi aziendali in modo da restituire una redditività e soprattutto una capacità di generare flussi di cassa capaci di sostenere il NUOVO PIANO di RATEIZZAZIONE DEBITI e soprattutto di poter pagare AGEVOLMENTE gli impegni della nuova gestione corrente;
Asseverazione ex Art. 67 del Piano di Ristrutturazione da parte di un professionista abilitato;
Pubblicazione dell’accordo presso il registro delle imprese;
Raccolta di almeno il 60% dei voti favorevoli dei creditori;
Contestuale richiesta, insieme alla pubblicazione, di OMOLOGAZIONE al Tribunale;
4° LIVELLO DI CRISI: critica con possibilità di fallimento
Il quarto livello di crisi è sicuramente quello più critico ed in cui l’Azienda rischia di entrare nel fallimento. In queste situazioni non c’è la possibilità di procedere a degli accordi con i creditori per continuare l’attività.
Queste fasi sono contraddistinte dai maggiori costi di procedura, legali, fiscali e dalla maggiore visibilità dei problemi aziendali all’esterno. In tali situazioni molto spesso l’unica soluzione è il concordato preventivo che è per gravità, l’ultimo istituto legislativo che è possibile utilizzare prima del fallimento. Qui le situazioni possono essere le più disparate e saranno i nostri professionisti a valutare se sussistono delle minime possibilità di salvaguardia del patrimonio aziendale e personale e caso per caso proporranno la soluzione migliore per l’azienda.

Individuata la situazione di crisi della tua azienda noi raccoglieremo tutte le informazioni necessarie per elaborare tre possibili piani di risanamento ad hoc per la tua azienda, te li mostreremo e ne discuteremo con te.
Il piano di risanamento prevede:
• piano di ristrutturazione dei debiti
• analisi del mercato
• piano industriale, comprensivo di:
– piano marketing
– budget economico
– budget finanziario
– rendiconto finanziario per l’analisi del cash flow

Se deciderai di approvarlo noi ti seguiremo in tutte le fasi della ristrutturazione occupandoci anche degli incontri con creditori ed altri soggetti.

In questa fase dovrai scegliere se approvare il piano di risanamento da noi proposto e quindi partire con la sua attuazione.
Se deciderai di approvarlo noi ti seguiremo in tutte le fasi della ristrutturazione occupandoci anche degli incontri con creditori ed altri soggetti.

Il costo del servizio dovrà essere pagato in questo modo:
Circa l’1,5% del debito ristrutturato in rate mensili, in tanti mesi quanti ne occorreranno per fare la ristrutturazione, generalmente da 6 a 12 (esempio se l’importo dei debiti da ristrutturare sarà di €.1.000.000 il compenso sarà di €.15.000, e se la ristrutturazione dura 10 mesi dovrai pagare € 1.500 al mese).
Nel caso in cui il piano vada a buon fine è previsto un premio per il successo pari ad un altro 1,5% del debito ristrutturato.
Quindi, nell’esempio di un debito da €.1000.000 da ristrutturare, dovrai pagare ulteriori €.15.000. Il minimo della tariffa è di €.5.000

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